Si avvicina l’autunno e il Lago di Varese muta i suoi colori ad ogni ora del giorno, custodendo sotto il pelo dell’acqua la storia millenaria della vita umana sul lago.

Le vicende archeologiche, quelle della pesca, la storia della compravendita del lago e la contemplazione del paesaggio saranno il cuore delle proposte delle Giornate Europee del Patrimonio (GEP), sabato 26 e domenica 27 settembre, sempre in compagnia di un archeologo.

I siti palafitticoli che caratterizzano il lago di Varese, e che hanno tra i suoi luoghi più significativo nell’Isolino Virginia, costituiscono una tappa fondamentale per la storia della vita umana nel territorio prealpini.

Il pomeriggio di domenica 27 settembre sarà ancora più gradevole grazie al momento musicale e la presenza del duo violino e violoncello S2T, composto dai giovanissimi Simone Aguzzi e Tommaso Losito.

Il programma spazia da colonne sonore di film a brani classici e brani pop-rock, organizzazione di Gulliver cooperativa sociale.
Tutte le attività indicate sono coordinate dal Comune di Varese.

IL PROGRAMMA

SABATO 26 SETTEMBRE e DOMENICA 27 SETTEMBRE, ore 15
Partenza da imbarcadero Biandronno (via Marconi), durata 90 minuti – navigazione con guida.

Palafitte, castagne e pescatori: Isolino Virginia

Poche centinaia di metri che vantano una storia millenaria sulle acque del lago di Varese. La visita ci permetterà di osservare il contesto ambientale dove si è sviluppata la vita nel Neolitico, le dimensioni dell’isola, le ricerche e le scoperte effettuate per immaginarci, attraverso i materiali esposti nel museo, come si svolgeva la vita 7.000 anni fa.
Il percorso parte dall’imbarcadero di Biandronno e, dopo una breve navigazione, approda sull’unica isola del lago.
Alberi, uccelli acquatici, piante e fiori d’acqua insieme a tante storie di vita antica e di pesca saranno il tema della giornata.
Sarà possibile accedere anche al primo piano del museo, con una nuova sezione museale dedicata alle materie prime preistoriche, alla storia degli scavi e con una affascinante ricostruzione di abitazione neolitica in legno ed incannucciato.

Navigazione con guida.

Adatto a piccoli e grandi.

€ 11 cad comprensivo di navigazione a/r e guida, (gratuito bambini 0-5 anni). La prenotazione è obbligatoria.

INFO E PRENOTAZIONI

E’ possibile prenotare la propria visita sul sito di Archeologistics oppure scrivendo a varesemusei@archeologistics.it.

L’Isolino Virginia

E’ uno dei 111 Siti Palafitticoli preistorici dell’Arco Alpino, dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità nel 2011.
Il sito seriale “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino” comprende 111 insediamenti, databili dal 5000 al 500 a.C., ubicati sulle rive di laghi o di fiumi in Svizzera, Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia.
Di questi 19 sono italiani: dislocati in Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, si distinguono per l’eccellente conservazione dei materiali organici associata ad approfondite indagini e ricerche archeologiche subacquee.
Nella lista UNESCO sono iscritte tre stazioni palafitticole dei laghi varesini: l’Isolino Virginia, Bodio Centrale, il Sabbione.
L’isolino Virginia, situato nel lago di Varese di fronte a Biandronno, è stato abitato dal primo Neolitico (VII-VI millennio a.C.) fino alla fine dell’età del Bronzo (X secolo a.C. circa), un lungo periodo nel quale l’uomo, per poter far fronte ai mutamenti delle acque del lago, ha dovuto spesso adattare o spostare le proprie dimore occupando di volta in volta luoghi diversi dell’isola.

La pesca sul lago

E’ ancora oggi la Cooperativa Pescatori del Lago di Varese a detenere i diritti di pesca sul Lago, avendoli acquisiti nel 1922 da Ettore Ponti.
Conoscitori profondi dell’ambiente lago nel suo complesso, con le giornate passate in barca ad ascoltare i suoni della natura, i pescatori del Lago di Varese oggi custodiscono un patrimonio di saperi legati alla pesca ed alle modificazioni vissute dal lago.
Un punto di vista di chi ha le mani in acqua in ogni stagione, di chi ha sulle spalle e nelle braccia qualche milione di chilometri di remi, di chi ha la visione più ampia degli equilibri della flora, della fauna e del “clima” del lago.
Per chi vuole conoscerli meglio è sufficiente una gita sull’isola, dove ogni giorno, in qualche momento, i pochi pescatori ancora attivi approdano e sono sempre disponibili a due chicchere sulla vita del lago. La loro storia la trovate su www.pescatorilagovarese.it.