Boschi di stelle e immersioni virtuali: il museo archeologico di Varese vuole rinascere così, con il progetto “Var – terre d’acqua: nel Varesotto l’archeologia rinasce”.

«Stiamo partecipando a un percorso che valorizzerà i nostri musei legati all’acqua – ha spiegato ai commissari il sindaco di Varese, e assessore alla cultura ad interim, Davide Galimberti – Presenteremo entro fine novembre il progetto che la giunta ha approvato questa mattina (ndr 29 ottobre). Questo nuovo elemento si inserisce in una politica culturale che punta a valorizzare i nostri musei e il nostro paesaggio. In questi ultimi mesi stiamo davvero vedendo i frutti di un sistema che ha come obiettivo quello di far conoscere al meglio la nostra città, valorizzando le nostre ricchezze e promuovendole al meglio».

L’obiettivo è quello di realizzare un museo archeologico diffuso nel varesotto attraverso una serie di azioni concrete e innovative come ad esempio la realizzazione di allestimenti multimediali che possano far vivere ai turisti esperienze dirette dei beni archeologici del nostro territorio: tra i musei coinvolti quindi, non ci saranno solo quello di villa Mirabello e il museo Castiglioni a villa Toeplitz, ma anche quelli di Angera, Sesto Calende e Arsago Seprio.

Nel progetto che verrà presentato ufficialmente nei giorni prossimi, ci sono proposte particolarmente innovative, soprattutto per gli ampi contenuti del museo di villa Mirabello. Insieme a strumenti aggiuntivi come la comunicazione web, lo studio per un biglietto integrato e della cartellonistica a tema da porre sulla ciclabile, il progetto prevede un profondo rinnovamento delle sale del museo.

Del progetto fanno parte il Comune di Varese quello di Angera, di Arsago Seprio, di Sesto Calende, la Provincia di Varese, l’associazione Conoscere Varese, l’Università degli Studi dell’Insubria e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Como, Lecco, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese.

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