Avvenuto nel 1972, il ritrovamento della necropoli è uno dei più eccezionali del territorio arsaghese. La scoperta ha portato alla nascita del Civico Museo Archeologico, all’interno del quale sono esposti i numerosi reperti

L’area archeologica di Arsago Seprio si pone in continuità col Civico Museo Archeologico, all’interno del suo giardino: ciò rende possibile visitare alcune strutture tombali caratterizzate da muretti e coperture a lastre di pietra e i loro corredi, oggetti di gran pregio oggi esposti nella III sala del museo.


Alcune delle ventisette tombe rinvenute tra il 1973 e il 1994

Fotografia di Marco Tessaro

La necropoli longobarda arsaghese è la più estesa e ricca del territorio varesino (ventisette tombe) ed è databile tra gli ultimi anni del VI e la metà del VII secolo d.C.

La posizione centrale del vicus romano di Arsago, percorso sia da itinerari secondari sia dall’importante strada romana che univa Milano al lago Maggiore, la ricchezza di materie prime e la persistenza probabile di strutture abitative antiche costituì, senza dubbio, la ragione dell’insediamento di un gruppo aristocratico longobardo, che vi si fece seppellire con un buon numero di simboli di potere, rappresentati da guarnizioni, da cintura reggiarmi in ferro ageminato o in argento lavorato a niello, fili in oro da broccato d’abito, un puntale in argento decorato a sbalzo e a stampo che, al momento, ha un solo confronto in Asia Minore oltre ad una serie quasi completa di armi da offesa e da difesa.


Fotografia di Marco Tessaro

Arsago Seprio, quasi al centro dell’asse delle colline moreniche che da Castelseprio scende alle rive del Ticino, avvicina questo abitato al castello di Castelseprio e a Torba, dei quali, forse, costituiva il fulcro di un sistema difensivo verso il fiume per bloccare eventuali incursioni da settentrione.

Il museo, inoltre, custodisce una ricca collezione di reperti pre-protostorici e romani, oltre ad un’interessante raccolta paleontologica che permettono di percorrere un viaggio a ritroso nel tempo.

I fossili esposti sono divisi in quattro nuclei: i trilobiti, i fossili di Solenhofen (Germania) e di Bolca (VR) e il giacimento di Besano (VA), che si ricollega al sito Unesco del Monte di San Giorgio.

A circa 200 metri di distanza dalla necropoli sorge uno dei più importanti complessi pievani romanici, costituito dalla Basilica di S. Vittore e dal Battistero di S. Giovanni.


Fotografia di Marco Tessaro

Al suo interno tracce di edifici più antichi sono identificabili sia attraverso i reimpieghi di epigrafi e capitelli romano-imperiali, sia di frammenti di pilastrini decorati a girale e intrecci viminei che testimoniano la presenza di una chiesa altomedievale precedente l’edificio romanico.

Orari di apertura

Mercoledì: 20.30-22.30
Sabato: 15.00-18.00
Domenica: 10.00-12.00, 15.00-18.00

Come arrivare

L’area archeologica si trova in viale Vanoni 20, ad Arsago Seprio, ed è raggiungibile in auto.
• Da Milano: Autostrada A8/A26, uscita Besnate, seguire le indicazioni per Arsago Seprio
• Da Varese: Autostrada A8/A26, uscita Besnate, seguire le indicazioni per Arsago Seprio

Contatti

Telefono: 0331 299927 (Comune di Arsago Seprio)
Email: segreteria@comune.arsagoseprio.va.it
Sito web: www.comune.arsagoseprio

Il progetto Varese4U – Archeo

Si tratta di un’iniziativa nata con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio archeologico distribuito sul territorio di Varese e provincia e promuovere, di conseguenza, le attività turistiche e culturali ad esso collegate.

Nel progetto, oltre ai siti Unesco presenti in provincia di Varese, già protagonisti con Varese4U, e la Necropoli Longobarda di Arsago Seprio, sono coinvolti anche il Monastero di Cairate, l’area archeologica Monsorino di Golasecca e l’area archeologica di Angera.