Di beni Unesco si parla sempre di più. Si moltiplicano le occasioni di riflessione, valorizzazione e racconto dei luoghi dichiarati patrimonio dell’umanità.

Per tre giorni Siena sarà il punto di riferimento per gran parte del mondo grazie al World Tourism Event dedicato proprio ai beni Unesco. La Lombardia e la provincia di Varese hanno una presenza agli spazi istituzionali e a quello di Varese4U di cui Vareseweb è capofila.

Una pattuglia che vede la presenza anche di Morandi tour, dell’hotel Palace e del Convention bureau. L’evento ha sede in Santa Maria della Scala, proprio di fronte al duomo. All’inaugurazione erano presenti diverse istituzioni e ha aperto la cerimonia il patron del WTE Marco Citerbo, che ha dichiarato: «Siamo orgogliosi del lavoro che stiamo facendo perché c’è un incremento delle presenze turistiche nei luoghi ospitanti grazie a una proposta come il World tourism event».

«L’Italia è al primo posto al mondo per siti Unesco. Questo non deve essere solo orgoglio ma anche responsabilità per chi amministra -ha dichiarato Giacomo Bassi, presidente dell’Associazione dei beni italiani Unesco – Porta con se una unicità che richiede conservazione ma anche valorizzazione. L’associazione ha il compito di sollecitare e cooperare con gli amministratori locali. Il WTE è una occasione importante per mettere in relazione tanto elementi anche con un’anima commerciale».

«Siamo ospitati da un luogo che è stato uno dei più antichi ospedali del mondo – ha aggiunto Bruno Valentini, sindaco di Siena. – Nel tempo abbiamo scelto di rendere questo spazio un’area culturale con tante proposte. La scommessa oggi è comprendere come far convivere i residenti con i turisti. Per i senesi Siena è ancora nostra. Con i siti Unesco noi abbiamo una responsabilità in più perché dobbiamo gestire i beni pensando al mondo. Questo va fatto per far vivere e salvaguardare la differenza e l’anima della città».

Affermazioni rafforzate dalle parole di Sonia Pallai, assessore al turismo del comune di Siena:«Oggi realizziamo il sogno di aver portato qui la fiera dei beni Unesco. È un successo di tutti, con il lavoro di tanti soggetti diversi. In questi giorni abbiamo previsto momenti di incontro tra i soggetti della domanda e dell’offerta e contemporaneamente un programma culturale. Per tutti gli ospiti abbiamo previsto anche occasioni di conoscenza del nostro territorio. Lavoriamo per destagionalizzare i flussi turistici».

«Questa iniziativa è una occasione per comunicare le opportunità della Toscana, ma è anche un momento di riflessione su cosa significhi essere un bene Unesco – ha sottolineato Stefano Ciuoffo, assessore al turismo della Regione Toscana – Non si tratta solo di pensare alla commercializzazione ma ai valori e alle responsabilità di chi deve tenere insieme le esigenze degli abitanti con quelle del mondo intero. Dobbiamo trasmettere i valori che il patrimonio comune contiene. Da noi, dalla Toscana, ci si aspetta una attenzione alla comunità in modo contemporaneo”.

Ha chiuso l’iniziativa l’onorevole Ilaria Borletti Buitoni: «La nostra responsabilità più grande è culturale. La conoscenza dei siti Unesco per gli italiani sarebbe già una grande occasione educativa e culturale. Vanno conosciuti. Abbiamo poi un impegno per la sostenibilità che significa come conciliare il contesto paesaggistico con al centro la vita dei cittadini con il fatto di dover promuovere questi luoghi. Ogni posto ha proprie peculiarità e occorre affrontare con attenzione questi aspetti. Abbiamo la responsabilità di affrontare con serietà temi difficili per evitare che il nostro Paese si imbarbarisca. Affrontare le questioni dei siti Unesco significa occuparsi del Paese che deve fare sistema per affrontare lo sviluppo del turismo come una opportunità positiva».